• 18 May 2024
FemTech

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Le nuove tecnologie di cui tanto si parla e che trovano largo spazio all’interno di convegni, dei meeting, eventi e festival, sono lo specchio ad oggi dell’inclusività. La realtà della FemTech e della Digital Health ci appaiono come luminose strade da percorrere.

Dare a tutti la possibilità di accedere a determinate realtà che operano secondo dettami di equità sociale e soprattutto volte al raggiungimento di obiettivi che operino per la salute e la sicurezza degli individui è un must che non può più essere ignorato. In riferimento alle tante scoperte e alle nuove implementazioni legate all’Intelligenza Artificiale all’interno di diversi campi, quello della salute rispecchia sempre di più l’avanzare dell’innovazione ad alti livelli.

Sono tante e diverse le startup che stanno nascendo con lo scopo di facilitare l’accesso alle cure da parte soprattutto del pubblico femminile per quel che riguarda la prevenzione di determinate patologie. Dal problema dell’infertilità fino alla diagnosi precoce di tumori al seno e all’utero. E, cosa davvero importante, la maggior parte di queste nuove realtà imprenditoriali che guardano alla Digital Health, sono capitanate proprio da donne. Sì perché la sensibilità a determinate problematiche può avere spesso diverse inclinazioni a seconda del metodo non solo scientifico, che viene seguito ed adoperato.

FemTech, tecnologie e mondo femminile

Il termine FemTech è stato coniato nel 2015 da Ida Tin, un’imprenditrice danese che ha fondato una delle prime startup che sviluppano tecnologie per la salute delle pazienti. E le donne che curano le donne, attraverso l’uso delle tecnologie abilitanti, oggi è un chiaro segno di presa di consapevolezza e di definizione dei ruoli.  Il mercato di riferimento, capitanato dallo sguardo e dalle professionalità femminili, è stato stimato dal report McKinsey, in un miliardo di dollari. La FemTech ha visto solo lo scorso anno, un aumento dei finanziamenti e uno sviluppo crescente anche degli spazi adibiti, con nuove strumentazioni, alla cura e al supporto delle donne con patologie specifiche. Menopausa, contraccezione, infertilità, osteoporosi, e malattie cardiovascolari, temi e tematiche che risuonano nella vita di ogni donna.

Certo, il mercato è solo all’inizio, ma la sua forte crescita, espansione e soprattutto la richiesta da parte delle pazienti già tracciate, evidenzia un percorso tutto in salita. La realtà femminile che guida la nuova dimensione tecnologica collegata al Sistema Salute vede un buon 70% di società e startup guidate da imprenditrici, o almeno con una donna fondatrice. La creazione di una struttura che guardi al futuro di una realtà sanitaria, come dicevamo, molto più inclusiva, crea una grande aspettativa, soprattutto da parte dei mercati.

Quello che è emerso dall’analisi attuale della gestione e creazione di realtà imprenditoriali dal volto femminile, è che la richiesta cade alla perfezione su quello che è poi da sempre il potere decisionale, come presa di coscienza, da parte delle donne per quel che riguarda anche la salute familiare. E’ la donna che si preoccupa di monitorare, ed è la donna che ora prende decisioni anche di carattere istituzionale. Questo non può fare altro che portare un miglioramento visibile anche all’interno della nostra società.

Accesso alle cure attraverso il Digital Health

Verrà quindi dato presto il via alle diversificazioni delle cure in ambito digital. Cliniche e assistenza virtuale, accesso alle cure senza doversi spostare (e non stiamo parlando di telemedicina). Metaverso per poter creare sistemi di supporto e di confronto su diverse tematiche. Un netto miglioramento delle cure erogate e personalizzate secondo le reali necessità delle pazienti. Possibilità di avere accesso a piani terapeutici fino a poco tempo fa esclusivi, anche per chi non è in una situazione economica e sociale favorevoli (comunità a basso reddito, minoranze).

Il palinsesto delle tecnologie XR vede quindi in prima posizione la formazione e la seguente costruzione di ruoli specifici femminili che siano in grado di dialogare con la dimensione mista e immersiva della community del futuro.

FemTech

Esempi di startup al femminile

Gli inglesi hanno aperto le frontiere del digitale in sanità con alcuni esempi di evoluzione intelligente per donne che lavorano o che conducono una vita multitasking. Un tiralatte portatile che attraverso una tecnologia intelligente evita lo spostamento magari dall’ufficio al lavoro senza obbligare una mamma che lavora a doversi tirare il latte nelle situazioni più improbabili. L’azienda è la Elvie, con sede a Londra.

Anche la AI associata ad un semplice smartphone permette di effettuare uno screening, non più così doloroso e invasivo per il cancro alla cervice dell’utero. Niente più colposcopia dolorosa, ma solo una semplice fotografia scattata ad un metro di distanza e poi rielaborata subito dall’intelligenza artificiale. Tempo di consegna della diagnosi? Un minuto. Il tutto creato dalla MobileODT con sede a Tel Aviv.

Sono poi diverse le realtà concentrate sulla prevenzione, asportazione e analisi dei tumori al seno. Francia, America e Inghilterra concorrono per chi farà arrivare prima sul mercato (si ipotizzano due anni scarsi ancora) elaborazioni e sperimentazioni che riguardano mammelle in 3D per chi ha subito una mastectomia con rigenerazione dei tessuti, (parliamo quindi di bioprotesi) e AI per verificare subito presenza di tumore al seno.

Conclusioni

Il mondo della tecnologia FemTech ha già deciso la sua strada e lo fa ampliando continuamente la sua offerta per poter aiutare e rinnovare alcune sezioni del sistema sanitario dedicate alla cura delle donne. Il mercato vero e proprio si aspetta che faccia la sua giusta esplosione nel corso del 2025, ma sono sempre di più le imprenditrici che guardano a testa alta verso un futuro che in parte stanno contribuendo a programmare.