• 1 May 2024
AI Week e futuro del prompting

La AI WEEK è stata un’occasione per ascoltare le voci più importanti del panorama mondiale che guarda all’intelligenza artificiale sotto tutti i punti di vista e orientata verso ogni settore.

Settori e AI

Noi ci siamo stati e abbiamo capito che la strada ha tante uscite, ognuna delle quali porta verso il futuro.

Moltissimi i temi trattati e tutti con una reale visione su quello che sarà il prossimo futuro. Uno dei punti fondamentali è sicuramente stato quello che si riferiva alla comunicazione. Perché tutto nasce principalmente da quello. Che si tratti quindi di cinema, di agenzie creative, di social network o di professioni ancora da scoprire, l’intelligenza artificiale sarà l’inchiostro con cui si scriveranno quasi tutti i processi di strutturazione.

Moltissime le presenze alla AI WEEK e tanti i personaggi intervenuti. OpenAI ha fatto sapere attraverso il suo ambassador Abran Maldonado, quelli che saranno gli sviluppi futuri dell’intelligenza artificiale (l’intervento “The Future of AI” e il workshop sul prompting hanno aperto gli occhi a molti). Ci si è interrogati sul futuro aziendale e sui meccanismi legali che regoleranno l’uso dei modelli di apprendimento automatici. Quello che noi sappiamo, anche dagli ultimi dibattiti fatti in Italia sulle procedure legal da approvare, sicuramente il nostro Paese guarderà molto al rafforzamento della competitività dell’EU all’interno dei settori più strategici che decideranno di utilizzare strumenti di calcolo algoritmico.

I quattro volti dell’Intelligenza Artificiale

Quello a cui si dovrà puntare, ed eventi come la AI WEEK lo fanno capire, è la globale e più idonea informazione sull’argomento. Una vera e propria lotta contro luoghi comuni di chi non usa l’intelligenza artificiale. Certo, il profilo governativo di base, che tocca poi un po’ tutti i settori, è quello di declinare ogni utilizzo attraverso sicurezza dei dati e contenuti (con un controllo umano maggiore). E’ quello che è emerso anche dalla settimana dedicata a questa incredibile tecnologia, ossia che i modelli devono assolutamente essere sempre implementati nel rispetto del pensiero decisionale della mente umana.

L’Intelligenza artificiale andrebbe comunque studiata a prescindere. Inoltre sono diverse le aree in cui è possibile suddividerla. Quattro per l’esattezza: Intelligenza Artificiale reattiva, limitata, teorica e avanzata. Gli eventi in cui si parla di tecnologia portano alla luce, anche se non evidenziati, questi quattro punti, ognuno con caratteristiche uniche.

Che si tratti di risposte semplici ad un imput in modalità automatica (reattiva), o di un’AI con memoria limitata senza alcuna consapevolezza storica (limitata), la discussione sul prompting (come dice Maldonado) non cambia molto. Quello a cui bisogna guardare è il futuro prossimo di questa tecnologia, che muta continuamente e si evolve e cresce con una ricerca attiva da parte di tutti su come farla progredire nel modo più consono. Attualmente si sta passando dalle teorie della mente (Intelligenza artificiale teorica), passando per la Advanced AI fino al pensiero profondo (argomento molto intrigante).

Conclusioni

Quello che vedremo è molto semplice: un apprendimento globale continuo da parte di una macchina che riuscirà sempre di più ad adattarsi alle situazioni (anche attraverso concetti astratti) comprendendo ragionamenti sempre più complessi. Vedremo cosa davvero impossibili ora da immaginare, fino alla possibilità di generazione individuale da parte dell’AI di vere e proprie teorie scientifiche senza che ci sia sempre l’intervento umano.