• 27 July 2024
Davide Garofalo

Questa non è un’intervista, ma solo una piacevole sensazione provata in quel di Rapallo mentre si chiacchierava con Davide Garofalo.

La tecnologia che sta in una scatola

Quando sono arrivata davanti alla sede di Xplored, accompagnata da un caro amico (tramite per l’incontro) ho pensato che qualcosa non quadrasse. Davanti avevo una dolce villetta a tre piani con balconcini bombati appena definiti da un verde pastello e accanto, un giardino di margherite al vento con tanto di panchina e postazione primaverile per il BBQ. Possibile che quella fosse la sede operativa di una società altamente tecnologica e di stampo ormai internazionale e con un piede nel futuro già da tempo?

Sì, lo era. Anzi, lo è, perchè esiste e il suo fondatore e abitante diurno (ma credo anche notturno per la mole di lavoro che c’è) ci viene incontro con lo sguardo da ragazzo semplice e gli occhialini alla Harry Potter, solo che lui le magie le fa sul serio. Quando ci fa entrare nella villetta un pò da fiaba mi accorgo che all’interno c’è invece una vera e propria base operativa dell’ingegno e della creatività.

Tradizione e sfide da tavolo

Una tradizione legata all’infanzia. Un amore indiscusso per i giochi da tavolo, e la capacità di declinare tutto questo attraverso l’utilizzo delle Nuove Tecnologie Extended Reality (anche). Quando entriamo non saliamo subito l’ungo le scale, ma seguiamo Davide all’interno della “Taverna”, così chiamata e che ospita lo spazio interattivo in cui i ragazzi, ma anche quelli un pò più cresciuti, possono giocare. Lungo tutta la parete ci sono librerie e scaffali pieni di giochi da tavolo di tutte le forme e dimensioni.

Qui, ci spiega che si fanno sfide, giocando tranquilli seguendo i propri gusti. Do un’occhiata e vedo che ci sono i più importanti marchi italiani, e penso che qualunque ragazzino resterebbe incantato di fronte a tanta abbondanza di sfide. Molti di loro, continua a raccontarci Davide, sono ormai clienti di Xplored, e i loro nomi raccontano l’infanzia degli italiani. Ravensburger, Mattel, Giochi Preziosi, Clementoni. Che dire? Non resta che salire al primo piano.

Come si sviluppa un gioco del futuro

Quando entriamo in quella che si presenta come la sala operativa, vedo che ci sono grafici, sviluppatori, creatori, ingegneri specializzati (così come mi è stato raccontato prima) e tutti molto giovani e tranquillamente impegnati in un confronto. Stanno parlando e devo dire che si respira un’aria serena (anche con la mascherina). Ci sono poggiati ovunque, esseri spaziali e “gormitici” di tutti i colori. Alieni e cavalli alati e tutti con le loro caratteristiche raccontate da fogli colorati appesi ad una grande parete. Un gran bel posto per farsi venire qualche buona idea. Dobbiamo però ancora salire un piano, e salutati tutti ci dirigiamo verso la stanza finale. Quella dei meeting e delle riunioni. Tavolo lungo, tanta luce intorno ed esposti credo, i migliori giochi creati e sviluppati in sede.

Davide Garofalo e la filosofia del gaming

Davide Garofalo fa proprio questo. progetta giochi da tavolo che abbiano un’interazione aumentata e che portino avanti, in maniera innovativa, i progetti di gaming più attuali. Non stacca però completamente i piedi da terra e se proviamo a parlare di Metaverso lui mi dà la sua tranquilla visione. Sicuramente questo sarà il futuro, ma ci sono ancora da fare diversi passaggi prima che il mondo vi approdi in maniera totale.

Teburu. Il genio fatto di cartone

Non potevo non parlare di Teburu, la piattaforma multimediale interattiva che Davide, insieme al suo team ha progettato e che lo sta portando in giro per il mondo. Preferisco però solo accennare a quanto sia importante per lui e per la sua società questo step. Vorrei invece soffermarmi sulla sensazione finale che mi ha lasciato questo ragazzo semplice e con una grande umiltà che fa da base ad un’evidente professionalità. Focalizzato sul lavoro che porta avanti con grande passione (il sogno di ogni essere umano), sulla sua famiglia e sul futuro dei suoi figli.

Certo gli fa piacere anche parlare di criptovalute, e ne sa parecchio, e discorre amabilmente di Realtà Aumentata e Virtuale applicate ai giochi da tavolo. Quello che però più emerge è la sua consapevolezza che non basti avere una buona intuizione e una tecnica per definirne i presupposti. Ma è solo nello sviluppo paziente di queste due parti che si crea il percorso giusto che porta alla realizzazione finale di quello che potremmo definire un sogno. E su questo Davide Garofalo ha molto da insegnare.

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