• 27 July 2024
Autismo e Realtà Virtuale

Gestire le emozioni. Aiutare nel concreto chi cerca di comprendere e modulare la dimensione emotiva nel momento in cui ha davanti un familiare affetto da autismo. La Realtà Virtuale può aiutare nella strutturazione di un percorso mirato.

Realtà Virtuale e autismo

Sono stati fatti diversi studi in merito, e tutti con l’ausilio di psicologi e ricercatori specializzati nello spettro autistico e nelle sue tante forme declinabili. L’Istituto Irib Cnr di Messina, ad esempio, ha portato avanti negli ultimi due anni un percorso progettuale scientifico che utilizza la Realtà Virtuale con lo scopo di aiutare i genitori dei ragazzi con condizione autistica. Ci si è focalizzati, in vari ambiti internazionali, sulla capacità di elaborazione e comprensione di quelli che sono determinati stimoli induttori. Così l’attenzione, attraverso il device, si è spostata su quelle modalità che generano ansia, stress o altre tipologie di emozioni, cercando di verificarne l’effetto con l’ausilio di uno stato immersivo.

L’esempio di Messina

L’ IRIB-CNR di Messina è uno dei diversi centri in Italia che hanno in dotazione questa tecnologia integrata con biosensori che registrano i cambiamenti dovuti alle emozioni che il corpo percepisce. L’obiettivo unico è quello di fare in modo che questo percorso immersivo virtuale possa avere dei benefici sulla condizione psicologica dei genitori di bimbi affetti da autismo. Focalizzare quindi l’attenzione sul momento presente, senza che l’ansia per ciò che ancora non sussiste prenda il sopravvento. Riuscire quindi a disegnare nuove mappe emotive che possano servire nel momento in cui c’è da contrastare un’emozione poco piacevole.

Neuroscienze e robotica per l’autismo

Parliamo quindi di benessere mentale e di salute del proprio palinsesto interiore emotivo. Quello dei percorsi tecnologici collegati all’utilizzo delle Tecnologie Mixed Reality è un vero panorama sul futuro. Anche l’americana XRHealth, una società tecnologica specializzata in Realtà Aumentata e Virtuale, si sta sempre più specializzando nel supporto sanitario e psicologico a bambini affetti da autismo. In particolare la ricerca verte sempre sulla possibilità di alleviare i toni di forte stress e ansia che determina questo disturbo. La possibilità di interagire con gli specialisti (quasi tutti ricercatori) è praticabile anche a distanza con l’utilizzo di visori dedicati. Durante gli incontri a carattere terapeutico è possibile registrare le prestazioni emotive e neuronali. Eran Orr, fondatore e CEO di XRHealth in un comunicato ufficiale ha dichiarato che.

“XRHealth sta fornendo un ambiente virtuale simile al gioco per i pazienti con ASD che è perfettamente su misura per i bambini che vogliono essere coinvolti in un modo che è familiare. A causa dell’ambiente unico e divertente, i pazienti hanno maggiori probabilità di rispettare i piani di trattamento poiché apprezzano il processo”.

La Realtà Virtuale che dà la felicità

La novità del traguardo raggiunto sta nella non obbligatorietà ad uno spostamento da casa del paziente fino allo studio. Questo fa in modo che il processo terapeutico sia di più facile soluzione e gestione. Il disturbo dello spettro autistico trova quindi nell’utilizzo della Realtà Virtuale una possibilità di miglioramento di quelle che sono le normali competenze terapeutico-scientifiche. Con l’ausilio della AR e VR i bambini, in particolare, affetti da autismo possono molto più velocemente apprendere ed imparare. Durante la loro interazione sociale la VR si posiziona come elemento fondamentale di lettura emotiva, attraverso il tracciamento di segnali visivi e uditivi. Anche se virtuale, l’ambiente dedicato ai bambini sarà fonte di felicità e in assoluta sicurezza. La terapia in VR non solo migliora i risultati della terapia, ma rafforza anche lo stato emotivo del piccolo paziente.