• 17 May 2024
Apple Meta

Apple ha arruolato registi di Hollywood del calibro di Jon Favreau per creare prodotti che fondano il mondo fisico e virtuale. E mostra la sua forza alla realtà di Meta.

Apple e il visore del futuro

Quasi 15 anni dopo che l’iPhone ha scatenato la rivoluzione degli smartphone, Apple sta assemblando i pezzi per quello che spera possa diventare il suo prossimo dispositivo che sconvolgerà il business: un visore che fonde il mondo digitale con quello reale. La consulenza di Jon Favreau serve ad Apple per sviluppare contenuti video per un visore che dovrebbe essere pronto per il mercato l’anno prossimo. Favreau, produttore esecutivo di “Prehistoric Planet” su Apple TV +, sta lavorando per dare vita ai dinosauri di quello stesso show su un visore che attualmente sembra un paio di occhiali da sci e mira a offrire esperienze di realtà virtuale e aumentata. 

In altra sede, alla conferenza annuale per gli sviluppatori, Apple ha svelato la progettazione di strumenti software che consentirebbero alle app di aggiungere nuove funzionalità di fotocamera e voce, gettando le basi per un’interfaccia vivavoce che i clienti saranno in grado di navigare sul visore. Il visore che sta progettando porterà Apple in una competizione emergente per definire il futuro della realtà mista. Microsoft, Google e la società madre di Facebook, Meta, sono in varie fasi di sviluppo di software e hardware per creare ambienti in cui coesistono immagini digitali tridimensionali e il mondo fisico.

Meta e Apple due rivali a confronto

Lo sviluppo da parte di Apple di contenuti di realtà virtuale e strumenti software è fondamentale per creare esperienze che diano al suo futuro visore uno scopo preciso. Il suo ultimo nuovo importante prodotto, l’Apple Watch, è stato lanciato con circa 3.000 app, ma ha faticato a decollare perché gli esperti tecnologici hanno affermato che poche di queste app erano utili. 

Carenze simili hanno colpito anche il visore per la realtà virtuale Quest di Meta, che ha superato i 10 milioni di vendite l’anno scorso, perché molti lo vedono ancora come un solo dispositivo di gioco. Dal suo Macintosh originale al suo iPad, Apple ha creato prodotti che attirano un’ampia fascia di potenziali clienti e hanno una vasta gamma di casi d’uso. Ha venduto circa 240 milioni di iPhone l’anno scorso, rappresentando circa la metà dei suoi $ 366 miliardi di vendite totali. Per rendere il visore utile, hanno detto gli analisti, sarà necessario disporre di app e contenuti utili che trascendano il mondo di nicchia dei videogiochi. 

Apple Meta

Problemi tecnici per Apple

La programmazione di Favreau mostra come Apple stia cercando di differenziare il proprio prodotto da quello di Meta. Illustra anche come l’azienda stia attingendo alle relazioni che ha coltivato a Hollywood da quando ha avviato Apple TV + nel 2019. 

“Un visore straordinario potrebbe offrirti un’esperienza migliore rispetto alla TV da 80 pollici”, ha dichiarato Matt Miesnieks, amministratore delegato di LivingCities.xyz, una start-up che lavora sulla tecnologia metaverse. Gli strumenti software di Apple hanno dato una spinta enorme per incoraggiare gli sviluppatori a creare app di realtà aumentata. 

La società ha dato il via a questo sforzo nel 2017 con ARKit, che ha permesso agli sviluppatori di utilizzare la fotocamera e i sensori di movimento dell’iPhone per posizionare oggetti digitali nel mondo reale e consentire alle persone di interagire con loro.

Meta lancia una “Metaverse Academy” 

La scuola sarà presente a Parigi, Lione, Marsiglia e Nizza e intende formare 20 studenti per città. Una scuola di formazione nelle professioni digitali, lanceranno in Francia all’inizio dell’anno scolastico 2022 una “metaverse academy”. Considerato dai giganti digitali come il prossimo grande salto tecnologico nell’evoluzione di internet, il “Metaverso” si pone come un universo che dovrebbe estendere la realtà fisica attraverso la realtà aumentata o virtuale e spostare il web dal 2D al 3D. 

Apple e la pedagogia progettuale

Questa futura scuola sarà “libera, territoriale, innovativa” e incentrata sull'”occupabilità”, ha assicurato AFP Laurent Solly, vicepresidente dell’Europa meridionale di Meta. “Il nostro obiettivo è quello di formare un centinaio di studenti per il primo anno in due professioni del “Metaverso”. Il primo, sviluppatore specializzato in tecnologie immersive, il secondo tecnico di supporto/assistenza”, ha aggiunto. La pedagogia “non sarà focalizzata in sé sull’uso del Metaverso, è qualcosa che rimane piuttosto poco chiaro. Saremo interessati solo al 3D e all’interazione negli universi; sarà una pedagogia di progetto faccia a faccia”, secondo Frédéric Bardeau, co-fondatore e presidente di Simplon. 

Pensieri finali

Abbiamo capito che laddove si voglia entrare nel Metaverso attraverso una maggiore immersività è necessario dotarsi di device adeguati. Ma la vera rivoluzione non risiede nell’hardware, ma nella creazione di contenuti e quindi della necessità di portare l’attenzione verso il marketing immersivo. Tecnologia e formazione andranno dunque sempre a braccetto. “L’80% dei lavori del 2030 non sono ancora stati inventati, quindi è ora che dobbiamo farlo”, hanno detto i due partner Meta e Simplon. Ma ci sarà un terzo protagonista non meno importante, ossia il contenuto e il suo impiego grazie al marketing immersivo!

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