• 4 December 2024
Metaverso e chirurgia estetica

Indice

Esiste tutto un mondo, già attivo, che riguarda le consultazioni in modalità online immersiva in campo medico. Anche se non sono ancora in molti ad aver adottato questa nuova modalità di contatto con i propri pazienti, l’iter effettivo da fare in realtà non è poi così complesso. La mastoplastica additiva, prendiamo questo come primo esempio, è uno degli interventi di chirurgia estetica più richiesti, e in diversi Paesi sta vivendo una vera e propria rivoluzione grazie proprio all’adozione delle consultazioni in modalità virtuale 3D. Queste piattaforme (perché di questo si tratta) offrono alle pazienti la possibilità di visualizzare in anteprima quelli che potrebbero essere i possibili risultati dell’intervento, migliorando in maniera significativa, il processo decisionale e aumentando la soddisfazione post-operatoria.

Come funzionano le consultazioni virtuali in 3D?

Le consultazioni virtuali 3D per la mastoplastica additiva si svolgono utilizzando software specifici che permettono alle pazienti di caricare le foto del proprio torace e di visualizzare, mediante la realtà aumentata o la realtà virtuale, come appariranno poi dopo l’intervento. Non solo, una donna può visualizzare il proprio corpo attraverso la ricostruzione della parte interessata che le viene proposta, ma c’è anche la possibilità di un confronto diretto con il medico di riferimento. Tutto questo all’interno di uno spazio immersivo che richiami la perfetta riproduzione di uno studio specialistico. Il chirurgo estetico, in prima battuta potrà allora mostrare, attraverso una simulazione diretta e in tempo reale i vari aspetti dell’intervento, dalla dimensione e forma fino al posizionamento delle protesi mammarie. Tutto questo offrendo una visione personalizzata del possibile esito.

Obiettivi estetici

Ci troviamo quindi di fronte ad un cambiamento epocale del rapporto tra chirurgo estetico e paziente. E se parliamo di personalizzazione dell’intervento, mettiamo in primo piano la possibilità di scelta che viene data alle pazienti di vedere come determinate dimensioni o tipi di impianti si adatteranno alla loro struttura corporea, consentendo una scelta più informata. E questo senza spostarsi da casa. Naturalmente stiamo parlando di un primo approccio al quale seguirà poi una visita in presenza, ma sempre consentendo una verifica anche a livello immersivo.

La possibilità di visualizzare gli esiti aiuta a garantire che medico e paziente abbiano la stessa comprensione degli obiettivi estetici. Inoltre vedere in anticipo i potenziali risultati può ridurre l’ansia e aumentare la fiducia nella decisione di procedere con l’intervento.

Esempi pratici nel mondo

Sono molti i medici che si avvalgono dell’uso di piattaforme immersive per creare nuove opportunità di consulto e verifica dello stato di salute di un paziente.  Crisalix, fra tutte è la piattaforma svizzera un pò pioniera nell’uso della realtà virtuale 3D per simulazioni estetiche. Permette alle pazienti di visualizzare il potenziale risultato della mastoplastica additiva utilizzando semplicemente tre fotografie del loro busto. I chirurghi possono così discutere i risultati simulati durante la consultazione, facilitando un dialogo costruttivo e realistico su quelle che sono le aspettative.

Vectra 3D Imaging è un sistema di imaging virtuale tridimensionale che offre simulazioni fotorealistiche per vari trattamenti estetici, inclusa la mastoplastica additiva. Il sistema Vectra cattura immagini dettagliate del corpo del paziente da diverse angolazioni, creando un modello 3D che può essere modificato per mostrare l’effetto degli impianti di varie dimensioni e forme. MirrorMe3D, è invece un’altra realtà più focalizzata sulla chirurgia plastica facciale, che ha iniziato ad offrire servizi che includono la visualizzazione degli esiti della chirurgia del corpo. Utilizzando la stampa 3D insieme alla realtà virtuale (VR), questa piattaforma aiuta i pazienti a vedere e persino a toccare modelli fisici del possibile risultato post-operatorio.

Man mano che la tecnologia continuerà ad evolversi, è probabile che vedremo un’adozione ancora più ampia di queste piattaforme. E la chirurgia estetica diventerà naturalmente un processo sempre più personalizzato e interattivo, ma soprattutto senza brutte sorprese, e soprattutto molto più soddisfacente.

Avatar e chirurgia estetica

La convergenza tra chirurgia estetica e il mondo degli avatar rappresenta una delle più intriganti frontiere della moderna identità digitale, specie nel contesto di ambienti virtuali come quello del Metaverso. Questo incrocio offre una panoramica unica su come la nostra percezione del sé e dell’estetica stia mutando in risposta alle nuove tecnologie. Gli avatar (ormai lo sappiamo) sono rappresentazioni digitali di noi stessi, e ormai fanno parte della nostra esistenza e conoscenza online. La personalizzazione estetica degli avatar non è solo una questione di scelta di abbigliamento o di colore dei capelli (a questo punto) ma sta diventando sempre più sofisticata. Il che vuol dire dare la possibilità agli utenti di modificare la forma del corpo, i tratti del viso e tutti quegli altri aspetti che ricordano proprio le procedure di chirurgia estetica del mondo reale.

Riflessioni sull’Identità Digitale

La capacità di progettare un avatar che corrisponda alla propria immagine ideale può avere effetti profondi sulla nostra auto-percezione e sulle decisioni relative anche alla chirurgia estetica. Alcuni individui possono sentirsi spinti a cercare modifiche estetiche nel mondo reale per allinearsi più strettamente con l’aspetto del loro avatar, mentre altri potrebbero utilizzare gli avatar come un modo per esplorare identità alternative senza cambiamenti fisici permanenti. Il campo, dal punto di vista psicoanalitico è davvero molto interessante. Alcune cliniche di chirurgia estetica stanno sperimentando avatar 3D per le consultazioni pre-operatorie, permettendo ai pazienti di visualizzare i risultati potenziali su di un gemello digitale che rifletta la loro struttura fisica. Questo può aiutare nella comunicazione delle aspettative e nell’illustrazione degli effetti di varie procedure.

Partiamo dalla simulazione di risultati per procedure come la rinoplastica, la liposuzione o appunto, la mastoplastica additiva. Questo non solo migliora l’esperienza del paziente che abbiamo detto risente di una personalizzazione ad hoc, ma fornisce un potente strumento didattico per i professionisti coinvolti.

Consulto psicologico, chirurgia estetica e Metaverso

I consulti virtuali prima di un intervento di chirurgia estetica, soprattutto quando integrati nel contesto del Metaverso, possono portare davvero a degli importanti ritorni psicologici per le pazienti. Questi strumenti digitali avanzati influenzare positivamente la percezione del sé e l’autostima. La possibilità di visualizzare i risultati attesi attraverso una simulazione 3D riduce l’ansia e l’incertezza associate alla chirurgia. Vedere in anteprima gli effetti di un intervento aiuta a sentirsi più sicuri e informati, contribuendo ad un’esperienza complessivamente migliore rispetto all’esperienza a cui siamo stati abituati fino ad oggi.

Conclusione

L’integrazione dei consulti virtuali con il Metaverso nella preparazione alla chirurgia plastica rappresenta un avanzamento davvero significativo nella cura del paziente. Queste tecnologie non solo migliorano l’esperienza pre-operatoria ma offrono anche supporto psicologico post-operatorio. Man mano che il campo della chirurgia estetica continua ad evolversi, è probabile che vedremo un’adozione ancora più ampia di queste soluzioni innovative, con il potenziale di trasformare radicalmente il percorso del paziente.