• 7 October 2024
Metaverso e Moda

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Il Metaverso esiste, c’è ed è “palpabile” professionalmente e sta dando una nuova modalità di visione non solo nel modo in cui interagiamo, ma anche per come riusciamo a concepire la creatività e il consumo. La moda, da sempre attenta alle nuove tendenze, non fa eccezione. Dalle sfilate digitali alle collezioni NFT, il mondo virtuale offre infinite possibilità per i designer e per i consumatori. Ma quali sono le vere potenzialità di questo connubio? E quali sono le nuove dimensioni con cui si dovranno confrontare i brand per affermarsi nel Metaverso?

Sfilate digitali e nuovo palcoscenico della moda

Il mondo della moda, da sempre attento alle innovazioni, ha abbracciato con entusiasmo il Metaverso e lo abbiamo osservato in molte manifestazioni andate “in onda” virtualmente negli ultimi due anni. Le sfilate digitali, un tempo considerate un’eccezione, stanno diventando ormai la norma, offrendo nuove possibilità creative e ridefinendo il modo in cui i brand interagiscono con il pubblico. Le sfilate digitali di marchi come Balenciaga e Gucci hanno catturato l’attenzione del mondo intero, dimostrando come il Metaverso possa essere utilizzato per creare esperienze immersive e davvero uniche.

La sfilata di Balenciaga, come ricordiamo, nel Metaverso ha rappresentato un punto di svolta, combinando elementi di realtà aumentata e virtual reality per creare un’esperienza immersiva e interattiva. I modelli, vestiti con le creazioni della maison, sembravano camminare su una passerella sospesa nel vuoto. Gucci invece, ha puntato su un approccio più ludico, creando un gioco virtuale in cui i giocatori potevano esplorare un mondo fantastico e acquistare oggetti di abbigliamento virtuali.

E allora perché dovremmo iniziare a prendere in considerazione la dimensione virtuale per quanto concerne la realtà della moda? Sono diversi gli aspetti e tutti molto interessanti. Primo fra tutti, l’eliminazione dei costi legati alle location, ai viaggi e alla produzione degli abiti. Niente emissioni di CO2 legate agli spostamenti e alla produzione degli eventi (e questo fa molto tendenza). E poi le sfilate digitali possono essere viste da un pubblico globale in un tempo reale, superando in questo modo le barriere geografiche. Il Metaverso offre davvero infinite possibilità creative, permettendo ai designer di realizzare sfilate spettacolari e innovative.

Collezioni NFT: un nuovo modo di possedere la moda

Gli NFT (token non fungibili) nel settore della moda, fanno sì che i designer siano in grado di creare edizioni limitate di capi di abbigliamento virtuali, garantendo l’unicità e l’autenticità di ogni pezzo. In questo modo è possibile dare vita a collezioni esclusive e limitate, che vanno ad aumentare il valore percepito dei prodotti stessi. In più la blockchain garantisce la tracciabilità e l’autenticità di ogni NFT, evitando contraffazioni.

E come non pensare agli avatar? In particolare a quelli personalizzati che stanno diventando la nuova vetrina per la moda. Abbiamo visto come sia possibile per i consumatori vestire i propri avatar con i capi di abbigliamento virtuali, creando look unici e condividendoli poi sui social media. E questo è tutto ossigeno “virtuale” per i brand.

Interoperabilità tra piattaforme metaverse

Abbiamo più volte accennato, in diversi articoli di questo magazine al tema dell’interoperabilità tra le diverse piattaforme metaverse. Per garantire una vera e propria economia della moda digitale, è necessario oggi sviluppare standard comuni che permettano agli utenti di portare i loro avatar e i loro capi di abbigliamento virtuali da una piattaforma all’altra. E quando parliamo di utenti ci riferiamo, in contesti differenti organizzativi, naturalmente anche di brand.

Il Metaverso ha quindi (sì ce l’ha) il potenziale di rivoluzionare l’industria della moda, e lo sta facendo, anche se in maniera ancora relativamente silente, creando nuove opportunità di business e modificando soprattutto, il rapporto tra i brand e i consumatori.