• 4 December 2024
MetaOcean

Anche se creiamo envirnonment virtuali per andare ovunque senza spostarci, e li chiamiamo metaverso, quando poi torniamo alla realtà siamo sempre abitanti della Terra. MetaOcean è il binomio perfetto che ci ricorda questo collegamento.

L’immersione virtuale che salva gli oceani.

L’amore per il mare è un dono. Marco Daturi conosce le profondità del blu oltre ogni loro sfumatura. Dalla bellezza naturale sottomarina fino alla deturpante azione dell’uomo sui fondali e sui suoi abitanti. Oltre ad essere un sub, Marco è anche un abile creatore di opportunità virtuali legate alle nuove tecnologie XR. E’ un abitante del metaverso e di questo ne ha fatto un sigillo che utilizza nel suo lavoro. Con Zero Pixel, realtà di strutturazione strategica di marketing di alta fascia, ha deciso di creare un’opportunità di visione per tutti incentrata sulla sensibilizzazione al futuro del nostro oceano. Noi di Meta Communications, siamo orgogliosi di aver dato una mano, o meglio un supporto empatico, come partner, nella creazione dell’evento che si terrà pubblicamente nel metaverso il prossimo 23 maggio sulla piattaforma di Spatial.io dalle 8.00 p.m in poi. Sarà possibile accedervi tramite Oculus Quest 2 o da desktop e smartphone attraverso al registrazione e creazione di un avatar.

La salvaguardia dei mari come evento virtuale

Oltre ad essere una modalità di fruizione innovativa quella dell’evento immersivo, è anche la riprova che la comunicazione stia andando sempre di più verso l’adozione di nuove metodiche. Raccontare quelle che sono le problematiche relative alla situazione di sopravvivenza del mondo sottomarino attraverso un’altra tipologia di immersione è lo specchio della nuova interazione. Marco Daturi ha collaborato con Sea Shepherd per l’organizzazione dei contenuti fotografici e video. Inoltre, l’evento ospita anche creazioni tridimensionali di Lupo Daturi, un giovane futuro sviluppatore di soli undici anni con un DNA speciale che suona come il risultato di un’unione perfetta tra tecnologie e immersioni reali con il padre. L’evento sarà anche un modo per fare dell’educational spendibile in più ambiti, da quello legato al mondo dei fondali fino alla realtà scolastica.

L’evento di MetaOcean e il metaverso che insegna

Quando parliamo di nuova comunicazione immersiva, ci riferiamo nello stesso istante a casi specifici osservabili in contemporanea. Quello che accade nel metaverso costruisce il metaverso. Nel senso che siamo spettatori diretti di una fruizione che ci vede partecipi nel contempo di una rivoluzione dell’informazione. La modalità di utilizzo di questo nuovo canale che ha già una community fortissima, è l’espressione di quanto stia avvenendo nel mercato globale. Chi ancora non possiede un device per un’immersione totale virtuale (visore) può comunque accedervi attraverso computer e smartphone. Il metaverso non lascia a casa nessuno, ma richiama ad un’azione sensoriale empatica unica per grado di appartenenza esperienziale e di connessione mentale. Noi siamo quello che sentiamo, e il metaverso ci offre la possibilità di farlo stando ovunque ma con la possibilità di piena partecipazione.

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