• 17 May 2024
metaverso e interazione umana

Cosa ci riserverà l’internet del futuro? Il Web3 con tutte le sue tecnologie interconnesse, l’Intelligenza Artificiale e i nuovi social 3D, quanto determineranno la nostra permanenza nel Metaverso?

Nuova interazione virtuale

Angie Gifford, Vice Presidente EMEA di Meta, ha dichiarato al Cannes Lions Festival of Creativity 2022:

La creatività riguarda la connessione, ma è un modo diverso di connettersi in questi giorni. Creatori, messaggistica aziendale e realtà virtuale stanno ridefinendo il modo in cui le aziende si connetteranno e comunicheranno con i consumatori. Per B2B e B2C, vediamo grandi miglioramenti tecnologici che possono aiutare il modo in cui si comunica”.

Queste parole fanno riflettere. E i vari brand influenti nel mondo dovrebbero iniziare a domandarsi qualcosa. O semplicemente dare un po’ più di attenzione a quella che appare una vera strada rivoluzionaria della modalità di fare comunicazione. E se la tendenza supererà le reticenze e le aspettative di molti allora avremo modo di osservare un’improvvisa inversione verso ciò che è nuovo. Sicuramente la pandemia ha dato il suo start fondamentale. E sicuramente abbiamo tutti compreso che ci sono canali diversi di interazione. Ora è l’industria che deve sintonizzarsi nella maniera giusta. Le previsioni della Gifford? Da qui a sette anni. Parola di Meta.

Quello che c’è da sapere sul new marketing

Quello che vedremo presto e che in parte già stiamo vedendo, sarà un’evoluzione del metaverso che attualmente ci viene presentato. Sarà sempre un mondo virtuale con all’interno dei contenuti tridimensionali, ma avrà caratteristiche di interazione di gran lunga superiori. I brand potranno avere la possibilità di creare esperienze sensoriali molto più forti. Tutto questo sempre con il consumatore al centro.

E riprendendo le parole della Gifford:

Piuttosto che guardare Internet, ci sarai. Questa è la prossima versione immersiva di Internet e di come staremo insieme. È la prossima grande cosa”.

Sappiamo anche che Zuckerberg non è intenzionato a fermarsi. Meta sta infatti aprendo i giochi a moltissime implementazioni e collaborazioni. Target di riferimento è naturalmente il pubblico più giovane. L’accordo di Meta con l’Alte Nationalgalerie di Berlino è un altro step evolutivo della VR e quindi del metaverso. Verrà infatti data la possibilità agli utenti non solo di poter ammirare un dipinto ma anche di entrare nella dimensione del dipinto stesso interagendo con questo.

Metaverso

Prospettive in VR

Molti sono attualmente i marchi di case automobilistiche che puntano all’immersività data dalla VR per coinvolgere maggiormente i clienti nell’acquisto di un’auto. La tedesca BMW ha ormai standardizzato le modalità di visione dei suoi prodotti, anche a livello industriale, per poter interessare i futuri acquirenti attraverso la Realtà Virtuale. Quello che si cercherà di fare è il coinvolgimento più forte dal punto di vista interattivo tridimensionale. Non solo call, ma vere e proprie riunioni nel metaverso. Non solo business 2D ma veri e propri meeting in presenza “virtual”. Attualmente siamo focalizzati su social come Instagram e Youtube, ma a breve la comunicazione si sposterà su piani diversi, e Meta punta proprio a questo. Dare la possibilità inoltre a tutti gli utenti di essere creatori del proprio metaverso è un’altra delle tante frecce sparate verso l’infinito.

Tutti possono essere creatori, non è solo per le grandi agenzie e i grandi marchi. Il ruolo del creatore è cambiato ed è diventato più importante“, fa sapere Meta.

Lato umano e virtualità

E anche se il progresso tecnologico sta dando i suoi frutti migliori, siamo consapevoli del fatto che il lato umano resta di fondamentale importanza. La connessione umana è e sarà sempre lo slancio di partenza per ogni tipo di interazione tecnologica. Le piattaforme che continuamente si creano, sono una base per il cambiamento legato alla comunicazione, ma non sostituiranno mai la dimensione reale che ci appartiene. Vanno viste come possibilità e opportunità di crescita e di nuovi mercati da esplorare. Mi riallaccio alle parole della Gifford:

Non vogliamo sostituire il tempo nel metaverso con alcuna interazione fisica. Non possiamo sostituire il vedersi faccia a faccia con il miglior ologramma del pianeta. Il tempo che passiamo online, è per noi motivo di studio. Vogliamo aumentarne la qualità e vogliamo anche riunire persone che non possono stare insieme“.