• 17 May 2024
Magnopus

Il Time l’aveva riconosciuta solo due anni fa come la migliore realtà di connessione futura. La società tecnologica esperienziale Magnopus ha annunciato il lancio della sua piattaforma Connected Spaces, totalmente open source in grado di creare dimensioni e applicazioni interoperabili, su diversi dispositivi.

Nuova modalità di connessione

Si parla quindi di realtà Mista (MR) e un’innovativa svolta nel mondo delle realtà immersive. Cosa vuol dire tutto questo? Come prima cosa gli utenti potranno accedere ad esperienze tridimensionali in maniera molto più veloce e accessibile, e non per forza legati al tipo di tecnologia utilizzata. Secondo, le aziende sono già in fermento per quella che si appresta ad essere una vera rivoluzione per quanto riguarda la personalizzazione dell’esperienza che le persone andranno a fare.

Magnopus sta puntando l’attenzione sull’importanza dell’accessibilità e soprattutto dell’interoperabilità, due punti questi che saranno fondamentali per il prossimo futuro. Promuovere l’innovazione passa quindi per la strada della velocità e dell’attivazione di nuove possibilità di interazione 3D.

E rendendo open source la piattaforma Connected Spaces, l’azienda consente a qualsiasi realtà privata o professionale di avere un accesso istantaneo ad una serie di contenuti, prodotti ed esperienze.

Ben Grossmann, co-fondatore di Magnopus, ha sottolineato l’importanza dell’interoperabilità all’interno della piattaforma Connected Spaces. Perché quello che gli utenti oggi si aspettano, pur non conoscendo ancora le tante attitudini della realtà immersiva, è il potersi collegare velocemente e da qualunque tipo di device al mondo fluido.

Magnopus e lo sguardo interoperabile

Non avere interruzioni, né altre tipologie di problematiche di connessione è un altro aspetto importante dell’essere open source.

Magnopus ha lavorato a questa tecnologia con grande attenzione per oltre cinque anni, coinvolgendo una squadra di sessanta persone e superando numerosi cicli di test su esperienze pubbliche e beta private con gli sviluppatori. Ora l’azienda è orgogliosa di condividere questa piattaforma con la comunità, incoraggiando una collaborazione su larga scala.

Connected Spaces è al momento disponibile su Github.com e Magnopus.com, dove gli sviluppatori possono accedere alle librerie e al codice necessari per creare applicazioni 3D che comunicano in modo fluido tra loro, indipendentemente dal linguaggio di programmazione o dal motore di gioco utilizzato. Questi spazi sono multiutente e possono esistere sia nei mondi fisici che virtuali.

La piattaforma Connected Spaces fornisce gli strumenti essenziali per creare esperienze 3D in tempo reale, consentendo la comunicazione senza soluzione di continuità tra diverse piattaforme e dispositivi.

Il panorama che si apre di fronte a questa innovazione condivisibile è davvero infinito. Gli usi di questa tecnologia vanno oltre e interessano davvero molti settori. Creare uno spazio accessibile e condivisibile in modalità mista vorrebbe dire arricchire continuamente le esperienze degli utenti. E con qualunque tipologia di device o applicativo.

Finale

Magnopus è solo una delle tante rappresentazioni pratiche di quello che accadrà a breve. La produzione virtuale connessa alla realtà aumentata e mista contribuirà nel tempo a creare esperienze davvero uniche. Sono attualmente diverse le aziende che hanno deciso di percorrere questa strada. Connected Spaces è un esempio perfetto delle possibilità offerte dal nuovo Web3, per tutti quei progetti innovativi che spingono lo sviluppo tecnologico di un Paese verso linee di crescita economica e culturale.